Verme coreano

verme coreano in scatola

Il verme coreano è l’anellide più venduto in Italia per la pesca in mare. Si presenta come verde scuro sul dorso e rossastro sul ventre. Dotato di setole laterali che ne facilitano i movimenti, sebbene sia utilizzato come innesco “marino”, la sua raccolta avviene nelle risaie dei paesi asiatici. I vermi in condizioni ottimali devono presentarsi turgidi al tatto. La temperatura ottimale di conservazione è intorno ai 10°, può essere riposto in cantina o nel vano verdure del frigorifero. Dopo qualche giorno, nel caso in cui l’umidità presente nella scatola si sia ridotta, deve essere ripristinata nebulizzando acqua dolce. Il più grande pregio di tale esca è la mobilità (per tale caratteristica è conosciuto anche con il nome di saltarello), che riesce a mantenere per un discreto tempo anche una volta immersa in acqua. Le tecniche di pesca, le specie interessate e i metodi d’innesco sono molteplici. Può essere utilizzato nella pesca a fondo, nel surfcasting, bolognese, lancetto dagli scogli, bombarda, bolentino, traina, ecc… variando di volta in volta tecnica d’innesco e presentazione. L’utilizzo del verme può avvenire in modalità diverse:

• Bolognese - Appuntandolo sulla bocca estroflettibile con ami di dimensioni minime. Innesco che simula una piccola ceca (avannotto dell’anguilla) rivolto soprattutto alla spigola, ma non disdegnato da altri pesci come i saraghi, le orate e i sugarelli.

• Pesca a fondo - Trapassandolo qualche millimetro dopo la testa, facendolo scorrere sull’amo fino alla copertura dello stesso e lasciando la coda libera di muoversi. Questo innesco teme i

verme coreano innescato

lanci forzati ma garantisce un’ottima mobilità, il terminale può essere corredato di flotterino per la pesca dei pesci di galla come aguglie, lecce stella, boghe, sugarelli, menole, ecc… preferibilmente su ami tipo crystal di misura intorno al n.10. Per lanci forzati, può essere innescato con l’ago a partire dalla coda, facendo fuoriuscire la punta dell’amo un centimetro prima della testa, lasciando questa libera di muoversi.

cadono in tentazione più spesso sono mormore, orate, tracine, pagelli, triglie, sparlotti, pesci pettine. Amo crystal o leggero aberdeen.

• Surf - Personalmente innesco due vermi in contemporanea, privilegiando quelli più grossi e consistenti. Il primo dopo averlo inserito sull’ago completamente, lo trasferisco sull’amo a partire dalla coda, il secondo, lo appunto dalla testa per circa un centimetro. Naturalmente la vitalità dei due vermi è compromessa, ma la durezza del vertice del verme consente una più salda presa sull’amo e comunque, saranno le correnti che agendo sulla coda del verme lo renderanno flessuoso e invitante. L’innesco ha come target la spigola, ma spesso, è il sarago a farne le spese. Amo consigliato: aberdeen.

• Lancetto – nella pesca a lancetto, rivolta al pesce di scoglio (donzelle, sciarrani, tordi, sparlotti, ecc…) utilizzo il verme diviso in più sezioni calzato sull’amo in maniera tale da lasciare un centimetro di esca penzoloni. Sarà l’azione canna in mano a “movimentare” un po’ le esche (di solito uso tre corti braccioli).

verme coreano su mano

• Bombarda – per questa tecnica calzo il verme a partire dalla testa lasciando la coda libera di “flettersi come una biscia”. Se desidero far ruotare l’innesco a mo’ di lombrico riduco la parte libera a un centimetro o anche meno e utilizzo un amo da [Verme coreano su scatola] trota, piegato con la pinza, che favorisce di molto la rotazione.

• Bolentino – il verme coreano può essere utilizzato a pezzi per rendere più appetibili le filose destinate al pesce di fondo (in primis pagelli). Innescato singolarmente su lenze classiche, mi ha regalato catture, oltre che di pagelli, anche di mormore, tracine e qualche triglia.

Il coreano, infine, si distingue sul mercato per un buon rapporto qualità prezzo, se rapportato alle cifre incredibili raggiunte dagli altri anellidi. C'è da aggiungere che è apparso sul mercato un coreano dalla colorazione rossiccia... detto appunto coreano rosso. Non sembra fadccia la differenza, ricordando che comunque il potere attirante di questa esca più che la colorazione è il movimento in acqua.